Logo, marchio, logotipo, brand: vi vengo in aiuto anche io (online si trovano articoli di ogni tipo!) con una distinzione importante e 5 suggerimenti pratici nel caso dobbiate progettare o “revisionare” il vostro logo (intanto lo chiamiamo così per comodità), o semplicemente vogliate fare una autovalutazione di quello che attualmente possedete.
MARCHIO, il termine più generico, più semplice e immediato
In generale il marchio è un segno grafico che identifica un prodotto o i servizi di una impresa e che li contraddistingue rispetto a tutti quelli presenti nel mercato.
Riconoscibilità e fidelizzazione dei clienti sono aspetti cruciali per una impresa e il marchio risponde a queste esigenze.
Il marchio infatti contribuisce alla affermazione della immagine e alla reputazione dell’impresa agli occhi del consumatore.
LOGO E MARCHIO, facciamo una distinzione più specifica
LOGO: rappresenta la parte leggibile e pronunciabile del marchio
MARCHIO: rappresentazione grafica che identifica visivamente un prodotto o un servizio specifico rispetto agli altri.
Il logo può concorrere a costituire il marchio.
E A QUESTO PUNTO COME INSERIAMO IL BRAND?
Il “Brand” comprende non solo il simbolo identificativo a anche tutto ciò che evoca, è anima personalità è tutto quello che non è tangibile. Serve a distinguersi dalla concorrenza. Il marchio è creato dall’azienda, mentre alla affermazione del brand contribuisce anche il pubblico, i clienti. Il brand coinvolge le emozioni, serve a far associare il l’impresa a qualcosa di positivo.
AD ESEMPIO: se penso a Barilla, penso alla tradizione italiana, penso al calore del focolare domestico, penso anche alla famiglia. E penso poi al suo logo, penso al pacco di pasta blu. Penso ai formati che mi piacciono di più, peso ai sughi con i quali prepararla. Tutto questo è il Brand.
E allora che mi dite?
Il vostro logo vi rappresenta? Rappresenta i vostri valori più profondi?
O è semplicemente un esercizio di stile grafico, bello, cool, di design? O lo avete buttato giù così senza dare il giusto peso? O ve lo ha fatto l’amico o il cugino smanettone?
Pensateci un po’, riflettere.